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SLIP POCKET


SLIP POCKET è un progetto nato da una sfida: portare innovazione sociale in azienda.

È così che IMPOSE ha scelto di mettersi alla prova, ospitando per 6 mesi due tirocinanti, Banuzi e Marta, per comunicare il nuovo marchio dell’azienda. Nel suo ventesimo anniversario si mette in gioco grazie all’elaborazione di un prodotto tanto innovativo quanto originale: una “tasca” per l’intimo femminile fatta con gli scarti della propria produzione tessile. In questo modo la nostra azienda riesce a recuperare parte dello scarto, investendo in sostenibilità.

La nostra azienda concentra la propria creatività sulla moda femminile. È così che nasce l’idea di questo prodotto: unire la sostenibilità al bisogno della donna dinamica di oggi. Grazie a Slip Pocket ogni donna potrà sentirsi sempre pronta per ogni occasione conservando nella sua borsa il suo capo intimo di ricambio. Il materiale di cui ogni slip pocket è fatta è frutto di un’attenta ricerca qualitativa, legata alle collezioni di moda prodotte dalla ditta. Slip pocket non ha limiti di utilizzo: è il punto di incontro tra la nostra ventennale esperienza e la comunità che ci circonda.

 

Infatti, oltre ad essere sostenibile su misura per ogni donna, Slip pocket ha un profondo valore sociale. La tasca di ogni donna viene trasformata in una tela a disposizione della comunità!

Un’edizione speciale di slip pocket decorate con stencil ed applicazioni è stata prodotta da IMPOSE in collaborazione con CPL Servizi di San Bonifacio. Gli utenti della Cooperativa hanno potuto sperimentare la loro creatività realizzando una straordinaria varietà di slip pocket colorate.

 

I risultati più importanti del progetto hanno un valore qualitativo e relazionale: i materiali che forniamo sono un punto di partenza per sviluppare creatività e sensorialità nuove. Questo progetto ha permesso ad IMPOSE di condividere la propria creatività con le capacità di persone con disabilità, dimostrando come qualità e valore sociale siano apprezzabili e condivisibili da tutti.

Un progetto ideato e condotto da:

Marta Zansavio e Banuzi Skanthakumar